Tartufo Alba

Antica Bottega del Tartufo: prodotti di prima qualità a prezzi concorrenziali


Tutto su di noi

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: il negozio

L’accogliente ed elegante negozio di articoli alimentari tipici si trova nel cuore del centro storico cittadino. La struttura si caratterizza per uno stile minimale eppure curato nei dettagli, con scaffali in legno realizzati con una forma leggermente curvata, tanto da dare la percezione visiva di una sorta di galleria. Il tartufo Alba qui è protagonista sia in purezza, appena colto, che come ingrediente per creme, oli e miele. La scelta poi spazia anche tra prodotti vitivinicoli, distillati, grappe, funghi freschi o chiusi in barattolo, conserve, sughi, salse e tanto altro. La bontà è garantita dalla stagionalità delle materie prime, oltre al fattore non trascurabile dello stretto rapporto tra chi raccoglie e chi vende, identificati nella stessa persona del titolare, Gianluca Sacchetto.

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: l’habitat

La zona della Langhe dove si trova il punto vendita, deve la sua fama e la notorietà al grande pubblico non solo per il ricco patrimonio storico e architettonico, ma anche per lo stretto legame del luogo con quello che ormai è considerato il suo “frutto tipico” il tartufo Alba. L’habitat è particolarmente adatto a questa specie di fungo, che nasce spontaneamente nel terreno sottostante e umido degli alberi. Il rapporto simbiotico con le piante ne arricchisce le peculiarità in termini di gusto e di aroma, oltre ovviamente ad amplificare la connessione tra il prodotto alimentare e l’area geografica di pertinenza. Si tratta di un filo conduttore che anno dopo anno diventa più solido. Lo testimonia anche la nascita da oltre mezzo secolo, della “Fiera Internazionale del tartufo Bianco d’Alba”.

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: in tutto il mondo

La struttura è meta di visitatori e consumatori di ogni tipologia, provenienti sia dallo stesso territorio della Penisola che da altri paesi stranieri. Il negozio specializzato nel tartufo Alba, è un punto di riferimento ad ampio raggio, per chi desideri fare la conoscenza approfondita di uno dei prodotti più particolari del panorama gastronomico italiano. Il target di clientela dell’attività è tuttavia molto più articolato ed ampio rispetto a quello che può contenere il solo shop, e lo è perché i prodotti vengono venduti non solo presso la sede fisica principale, ma anche esportati in tutto il mondo. Con la medesima qualità e la raffinatezza che contraddistingue la forma di presentazione e di confezionamento degli articoli acquistabili in negozio, la firma della bottega si fa conoscere dappertutto, diffondendo il gusto dell’alimento e la cultura del made in Italy a tavola.

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: un luogo cult

Nel giro di pochi anni dalla sua apertura, quando la ditta ha fatto il suo ingresso tra le imprese locali nel 2014, il negozio ha riscosso un numero elevato di consensi e di riscontri positivi da parte della clientela, attestandosi tra le attività più prestigiose e rappresentative della zona. Il tartufo Alba è senza dubbio il mezzo che ha consentito alla struttura di affermarsi e di imporsi come esercizio commerciale, ma il successo è dovuto anche alla particolare formula proposta, al tipo di accoglienza e alla competenza espressa nell’orientare le scelte degli utenti. Oggi lo store è un cult per gli estimatori degli alimenti tipici locali e per i cultori dell’eno-gastronomica e 360°, capace di implementare continuamente la quantità e la qualità della sua offerta, per venire incontro alle istanze di un mercato e di una platea raffinata e selezionata.

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: disponibilità e professionalità

Quando si entra nell’Antica Bottega del Tartufo le prime cose che si percepiscono sono la gentilezza, la cordialità e la disponibilità dello staff. Chi lavora presso la struttura sa bene che il prodotto in questione non è comune a tanti altri che campeggiano sulla tavola nostrana, e che quindi è necessario avvicinare il cliente, spesso diffidente, fornendo ogni genere di dettaglio e offrendo il massimo della collaborazione. Nel fare questo il personale opera con calore e familiarità, senza tuttavia dimenticare gli aspetti essenziali della professionalità e della serietà. In pratica il punto vendita è un ritrovo per intenditori, o per chi non sa ancora di esserlo. Lo scopo della gestione è quello di far conoscere e trasmettere a tutti l’entusiasmo per un alimento che potrebbe sembrare accessorio o di nicchia, ma che una volta provato diventa insostituibile.

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: riferimenti e contatti

L’Antica Bottega del Tartufo si trova in Via Vittorio Emanuele 26 ad Alba, nota cittadina piemontese in provincia di Cuneo. Tramite i riferimenti telefonici aziendali indicati è possibile parlare direttamente con il personale del negozio per ricevere indicazioni su prodotti in vendita, servizi, eventuali promozioni o all’occorrenza per effettuare ordinativi di merce. La struttura effettua principalmente vendita al dettaglio, tuttavia è possibile concordare eventuali maggiori entità in base alle esigenze e previa organizzazione. Per maggiori informazioni, ulteriori dettagli più approfonditi e per qualunque esigenza di contatto, si consiglia di consultare il sito internet dedicato, all’indirizzo web: www.tartufo.alba.cn.it

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: prodotti

La proposta eno-gastronomica dello store comprende una vasta selezione delle eccellenze culinarie del territorio, sia a base di tartufo Alba che con piatti che magnificamente vi si accompagnano combinando sapori e profumi. Un esempio di ciò che il negozio può offrire alla sua clientela sono creme e miele contenenti l’intesa essenza del prezioso tubero. Oltre ai suddetti articoli lo shop vende anche filetti di acciuga, vini, distillati, grappe tanti dolci tipici alle nocciole del Piemonte. Dappertutto poi, sia nelle case che nei locali, i piatti tradizionali si abbinano ottimamente ad una grattugiata di questo raro fungo dall’aroma inconfondibile. Si passa così dai Tajarin di pasta fresca e risotti ai carpacci, distribuendo con parsimonia e misura le scaglie del tartufo tra primi e secondi prelibati. 

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: il “frutto”

L’alimento in questione altro non è che un fungo ipogeo, cioè che vive sotto terra, ha la forma di tubero e vive in simbiosi accanto alle radici di alcune piante, nello specifico: pioppo, carpino, nocciolo, quercia e tiglio. All’esterno è rivestito di una corteccia detta “peridio”, mentre all’interno è composto da una parte carnosa detta “gleba”. Dal punto di vista fisiologico assume le caratteristiche del terreno e delle sostanze organiche dell’albero di cui costituisce l’appendice. Anche la sua forma dipende dal tipo di suolo, cioè tondeggiante e morbida o dura e bitorzoluta. Le varietà più note sono il tartufo Alba Bianco Pregiato, che è possibile trovare nei periodi da settembre a gennaio, il tartufo Nero Pregiato o invernale, il tartufo Nero d’estate o Scorzone, e il tartufo Bianchetto. 

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: ricette

Secondo gli esperti dell’arte culinaria, il “Re” indiscusso dei funghi non dovrebbe mai essere abbinato a piatti troppo complessi o arricchiti con condimenti e sale elaborate. Una maniera ottima di gustare il tartufo Alba nella sua forma più autentica, può essere grattugiarlo su due semplici uova al tegamino. Eccellente anche il connubio tra il tubero e la carne cruda, con da fonduta, la pasta fatta in casa (specialmente all’uovo) e i risotti. Prima di utilizzarlo occorre ripulirlo accuratamente da residui di terriccio, mai tramite immersione in acqua, piuttosto con l’uso di uno spazzolino bagnato o umido di media durezza e poi asciugarlo. Altra precauzione d’uso è quella di non tagliarlo prima dell’uso, e di affettarlo in sottili lamelle da applicare sui piatti. 

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: territorio

Oltre al punto vendita, la zona di Langa e Roero spicca per la ricchezza di luoghi come ristoranti, trattorie, vinerie e osterie ed enoteche, dove è possibile provare il sapore unico e inconfondibile della cucina locale, con le innumerevoli interpretazioni del tartufo Alba. Il comune denominatore delle varie attività ricettive e commerciali è la schiettezza, la cordialità e l’assoluta garanzia per il consumatore, di acquistare o mangiare un prodotto sicuro e genuino. La proposta gastronomica diventa così un mix riuscito di innovazione e tradizione, alternando alimenti e condimenti, necessario ed accessorio per donare sensazioni organolettiche indimenticabili. Quello in campo, o meglio in tavola, è un “passato al passo con i tempi”, con nuovi e vecchi accostamenti che non lasciano mai annoiare anche i palati più esigenti. 

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: avamposto della qualità

Dalla terra direttamente sugli scaffali, l’esperienza dei sensi del tartufo bianco di Alba e dei tanti articoli che ne contengono l’essenza o l’aroma, è qualcosa difficile da descrivere ma tutta da provare, per poi raccontarne l’intensità. Lo store è il ponte di connessione tra le eccellenze del territorio e la gente, autoctoni e non, italiani e stranieri. La bottega è un avamposto del gusto e della qualità che segue dinamiche lente e a misura di consumatore, affrancandosi decisamente da quelle che sono le logiche da grande distribuzione organizzata e da catena di montaggio industriale. L’attività è il veicolo per riallacciarsi ad un discorso di genuinità iniziato in un tempo antico, tornato ad affacciarsi oggi più moderno ed attuale che mai. 

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: un po’ di storia

Il prodotto di punta dell’Antica Bottega del Tartufo, ha origini molto lontane. Le sue prime testimonianze risalgono addirittura al 1600-1700 a.C, ai tempi dei Sumeri. L’antenato del tartufo molto probabilmente era una specie meno raffinata e profumata di quella attuale, molto diffusa in Africa Settentrionale e Asia Occidentale. Molti studi sul tartufo sono attribuibili a Plinio il vecchio che lo definì “callo della terra” e a Giovenale che lo esaltava come cibo necessario ancor più del grano. Il Medioevo fu un periodo buio anche per il consumo di questo tubero, rientrato sulle tavole francesi tra il XIV ed il XV secolo. Dal Settecento in poi, il tartufo Piemontese acquisì il prestigio di vera e propria prelibatezza tanto da essere usato anche dal Conte di Cavour Camillo Benso come strumento e dono nella sua attività diplomatica.  

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: il “Trifolau”

La parola deriva dal dialetto piemontese e vuol dire “cavatore”, cioè cercatore di tartufi. A metà tra professione e figura romantica, quello del Trifolau è un mestiere che si accompagna a numerose leggende, storie e rituali scaramantici. Secondo alcuni racconti, i primi cavatori erano in realtà semplici contadini che si cimentavano a fine giornata nella ricerca dei tartufi, per integrare il raccolto nei periodi di magra. Ad arricchire il fascino del Trifolau vi sono anche elementi scenografici come l’abbigliamento tipico, il lavorare esclusivamente di notte e il servirsi del “tabui”, tradizionale cane d’accompagnamento. Oggi l’identikit del cercatore comprende ogni categoria di individuo, tra professionisti e hobbisti, con cani appositamente addestrati e metodi tanto evoluti che è stata costituita anche l’Università dei cani da Tartufo a Roddi d’Alba. Per esercitare l’attività occorre avere un tesserino di iscrizione all’Associazione Trifolau e proprietari di piante da tartufo dell’Albese, ottenuto dopo aver sostenuto un apposito esame. 

tartufo Alba Antica Bottega del Tartufo: la città

Recarsi ad acquistare uno qualunque dei tanti squisiti prodotti in vendita presso l’Antica Bottega del Tartufo può essere anche un pretesto per allargare il raggio d’azione e indugiare in una visita più approfondita alla splendida cittadina di Alba. La località è un gioiello d’architettura immerso in una natura rigogliosa, con maestose torri, boschi, vigneti e numerosi edifici antichi, testimonianze vive tra Medioevo, Rinascimento e Barocco. Il complesso abitato risale addirittura al Neolitico, sito di insediamento di popolazioni precedentemente nomadi forse di provenienza celtica. Dopo la caduta dell’Impero Romano fu terra di conquista per Visigoti, Burgundi, Franchi e Longobardi fino alla rinascita in periodo cristiano. Di nota le costruzioni visibili da Piazza Duomo: Torre Sineo, Torre Paruzza e Torre Astesiano, oltre alla cattedrale di San Lorenzo, la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di San Giuseppe, l'Ex Convento della Maddalena, il Teatro Sociale, il Palazzo Vescovile, il Palazzo dei Conti di Serralunga e Casa Marro. 

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